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MYREA CATALDO – “Come ho scoperto il mondo del circo”

by Giuliana Leave a Comment

“ho capito sin da subito che era ciò che volevo fare per tutta la vita e il Circ’Opificio mi ha aperto un mondo di esperienze e possibilità”

 
In questo video vi abbiamo raccontato la storia di Enrico Gippetto, attraverso la sua voce. Oggi invece dedichiamo questo spazio a Myrea Cataldo, per conoscere il suo percorso attraverso le sue parole. Anche Myrea studia presso la Cirko Vertigo di Torino e sta seguendo un percorso universitario ad oggi riconosciuto a tutti gli effetti: “Laurea Triennale in Artista di Circo Contemporaneo”
 

“Il mio percorso al Circ’Opificio è iniziato nel 2017, grazie ad una persona a me vicina che ne aveva parlato veramente bene e consigliandomi di provare e mettere in gioco le mie abilità. Ho scoperto il circo quando avevo 13 anni e grazie ad esso ho capito sin da subito che era ciò che volevo fare per tutta la vita e il Circ’Opificio mi ha aperto un mondo di esperienze e possibilità delle quali sono molto grata.”

“Se dovessi usare tre parole per descrivere Circ’Opificio, quali sarebbero?

“Libertà-scoperta-consapevolezza”

“Cosa ti ha lasciato il percorso fatto al Circ’Opificio?”

“Il percorso svolto al Circ’Opificio mi ha insegnato ad eliminare l’insicurezza verso se stessi ed a superare le paure, mi ha insegnato a non pormi limiti ma cercare piuttosto a superarli e credere in me stessa. Mi ha insegnato a vedere e a scoprire la bellezza che c’è e che circonda il mondo del circo e soprattutto ha insinuato in me la voglia e la curiosità di accrescere e scoprire tutte le varie sfaccettature di questo mondo per apprezzarlo appieno anche nel più piccolo dettaglio.
Mi ha insegnato a riscoprirmi, ad aumentare la consapevolezza del mio corpo facendo accrescere sempre di più l’amore e la passione che ne sono scaturite.

“Quali sono i valori di Circ’Opificio che sposi?”

“I valori che mi sono rimasti più impressi sono la solidarietà, l’aprirsi sempre a nuove esperienze e a superare i blocchi mentali verso le situazioni che possono sembrarci scomode, ad avere coraggio e non vergogna nel mostrare o fare ciò di cui si è capaci anche quando ci si sente in difetto, ad aprirsi verso le altre persone scoprendo in ognuno un proprio mondo interiore e a coltivare con determinazione un’obbiettivo o più, a non porsi dei limiti ma comunque ascoltando sempre il proprio corpo e la propria mente, mi ha insegnato che la frustrazione fa parte di ciò che facciamo e che bisogna accettarla ma allo stesso tempo riuscire a non farsi schiacciare da essa.”

“Cosa ricorderai sempre del tuo periodo al Circ’Opificio?”

“Le esperienze più significative sono state in primis la conoscenza dei vari insegnanti e tutte le persone che mi hanno seguita in questi anni e mi hanno donato tanto, oltre la tecnica anche tanti valori ed insegnamenti importanti che mi hanno portata ad aprirmi sempre di più e a vedere le cose in maniera diversa. Poi sono state anche le varie esperienze pratiche tra cui diversi workshop che organizza e ospita il Circ’Opificio e le diverse esperienze in ambito performativo facendomi conoscere di conseguenza anche tutto l’aspetto che si nasconde e che c’è dietro ad uno spettacolo.

“Cosa diresti a chi ancora non conosce la nostra scuola?”

“Consiglierei innanzitutto di godersi al massimo l’esperienza soprattutto a livello personale, di concentrarsi ma soprattutto di divertirsi e di non prendersi troppo sul serio alternando momenti di serietà per poter apprendere e momenti di spensieratezza gratificandosi in prima persona.”

“Qual è il tuo sogno più grande?”

“Il mio sogno più grande è quello di continuare a studiare e inseguire il mio obiettivo per accrescere il mio bagaglio sia a livello personale che culturale e di persistere al massimo in ciò che faccio e di accogliere sempre a braccia aperte ogni possibilità che mi si presenterà o che ricercherò personalmente. Il mio sogno è il circo e rimarrà per sempre questo.
 
Grazie Myrea, e in bocca al lupo per tutti i tuoi obiettivi. Le porte del Circ’Opificio sono sempre aperte!
 
 
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